Cevedale

Cevedale  3.769 metri

Salita Vedretta di Cedec PD  3,45 ore  (5 ore in giornata)
Discesa via normale F  2,30 ore  (5 ore in giornata)

Dislivello 1.100 mt dopo aver dormito al Rif. Pizzini, 1.650 mt in giornata
Sviluppo 20 Km A/R in giornata
Esposizione nord-ovest sia il ghiacciaio di Cedec che la via normale

In rosso la salita per il ghiacciaio di Cedec, in verde la via normale
  • A piedi nell’estate del 2015 salendo dal ghiacciaio di Cedec e scendendo dalla via normale

L’ultimo week end di luglio del 2015, come di consueto, organizziamo l’uscita su ghiacciaio del CAI Bellano.
L’anno scorso andammo alla Capanna regina Margherita, quest’anno scegliamo per il monte Cevedale, per aggiungere un po’ di brio all’escursione decidiamo di pernottare più in basso al rifugio Pizzini e di salire direttamente per la vedretta di Cedec, senza passare dal classico rifugio Casati.
La guida vuole giustamente partire presto, sveglia alle 3.55 e colazione alle 4, la notte passa bene e nelle camere a 6 posti si dorme dignitosamente, la mattina esco sul balcone e c’è una stellata stupenda, inaspettatamente il termometro segna 3°, molto bene.
Alle 4.45 ci incamminiamo con le frontali accese, ben presto abbandoniamo il sentiero diretto al Casati, per salire su sfasciumi verso la vedretta di Cedec, nel frattempo ci leghiamo, siamo su ghiaccio vivo, conserva corta e via…
Le condizioni del ghiacciaio non sono buone, ci sono crepi un po’ ovunque… C’è una labile traccia, la guida comunque è brava a districarsi in mezzo ai crepacci, la seguiamo tutti con attenzione… passare qua in mezzo non è il massimo, a tratti pensavo che la guida ci portasse indietro…
Finalmente arriviamo al sole, al pianoro da dove arriva da sinistra la via normale dal Casati, saremo circa a 3.500 metri, si vede già la ripida parte finale con l’ampia terminale.
La guida si ferma ad aspettare gli ultimi e noi per non congelare ripartiamo, sul pendio finale vado in debito di ossigeno e fatico molto, per fortuna c’è qualche opportunità di scattare foto… In breve arriviamo alla croce di vetta, saliti in 3,50 ore, tempo più che buono considerando le insidie del terreno e la quota… dislivello circa 1.100 metri

Dopo qualche foto in cima pian piano arrivano tutte le altre cordate, il vento non molla e scendiamo; in circa 1,40 ore siamo al Casati
La via normale è semplice e tracciata come un’autostrada, incroceremo almeno 20 cordate che salivano… I crepacci però non mancano, erano ovviamente tutti legati.
Dal Casati poi si scende al Pizzini su sentiero perfettamente pulito.

Salita davvero bella e non banale per la scelta dell’itinerario ad anello, una due giorni davvero entusiasmante.
Salita super consigliata, anche pernottando al Casati e facendo la normale, adatta per prendere confidenza con i ghiacciai, sempre seguiti però da un esperto!

  • Scialpinistica dal ghiacciaio di Cedec nell’aprile del 2023

Partiamo dai Forni e saliamo al rifugio Pizzini per la stradina (30 min di portage), saliamo quindi per il Cevedale, la traccia battuta a 2.900 mt sale al rifugio Casati e prosegue per la via normale, noi invece procediamo per l’itinerario più diretto per il ghiacciaio di Cedec battendo traccia. Salendo verso la crepacciata le pendenze crescono, si passa tra i crepacci stando tutto sulla sinistra salendo; a 3.570 mt, con la cima ben in vista, ci ricongiungiamo con l’affollata via normale.
Raggiungiamo in breve la crepaccia terminale, ma una cordata davanti a noi fa crollare il ponte! Ci vorrà un’ora per trovare un percorso alternativo e salire per un pendio più ripido un po’ ghiacciato con picca e ramponi. Ritornati sulla via classica si possono rimettere gli sci ed arrivare in vetta sci ai piedi viste le condizioni ottime.

Discesa per la via di salita su bellissima polvere, solo il passaggio della terminale sci ai piedi richiede attenzione e decisione.

Scialpinistica di livello in ambiente stupendo.

Con Gabriele e Soraya a fine aprile 2023.