Mont Dolent

Mont Dolent  3.820 metri  Scialpinismo

Via normale PD/OSA  6,20 ore

Dislivello 2.050 mt in giornata da Arpnouva (Courmayeur) oppure 1.050+1.000 mt spezzando la gita al bivacco Fiorio
Sviluppo 17 Km A/R
Esposizione sud

Bellissima salita scialpinistica di grande impegno nel massiccio del Monte Bianco sul versante italiano.
Il Mont Dolent è noto per essere il punto di incontro delle frontiere italiana, svizzera e francese. Da ogni versante prendono forma tre ghiacciai: da quello italiano il ghiacciaio di Pré de Bar, da quello francese il ghiacciaio d’Argentiere e da quello svizzero il ghiacciaio del Dolent.

Da Torino, Milano e Genova si prende l’autostrada A5 (Aosta-Monte Bianco). Seguire l’autostrada fino all’uscita Courmayeur dove si percorre tutta la lunga val Ferret fino al posteggio di Arnouva 1.770 m.

Ci si incammina sulla carrozzabile che conduce al rifugio Elena, a circa q. 2.000 m la si abbandona nei pressi di un tornante verso sinistra per seguire il sentiero bollato di fondovalle (a stagione avanzata si calzano qui gli sci dopo circa 45 minuti).
Si sale verso l’evidente canale di fronte a noi che conduce al Petit Col Ferret; normalmente il canale va risalito coi ramponi poiché spesso scarica e resta una slavina fino in estate. Risalito il canale, nei pressi del colle del Petit Ferret a q. 2.420 m, si congiunge la traccia che sale dal versante svizzero. Qua si possono ricalzare gli sci e si inizia il lungo traverso ascendente sottostante la Punta Allobrogia verso il bivacco Cesare Fiorio q. 2.810 m (18 posti letto) dove conviene spezzare la salita.
Dal bivacco in direzione nord-ovest si guadagna il ghiacciaio di Pré de Bar che sempre con pendenze molto sostenute, aggirando qualche crepaccio, conduce all’ultimo ripido dosso a q. 3.500 m; superata la crepaccia terminale ci si dirige al deposito sci sotto lo sperone roccioso del Mont Dolent.
Lasciati gli sci si risale con piccozza e ramponi il ripido pendio a 45 gradi (a sinistra dello sperone roccioso) che conduce sull’affilata cresta nord-est indi alla graziosa Madonnina di vetta.

La cima offre un panorama spaziale su tutto il gruppo del Bianco, in particolare sulle Grandes Jorasses, sull’Aiguille Verte e sull’Aiguille d’Argentiere.

Pendii sempre ripidi ed impegnativi, parte finale alpinistica da non sottovalutare, uscita completa e molto remunerativa.

Con Gianfranco a metà giugno 2021.