Cima di Piazzi 3.439 metri
La Cima Piazzi, deve il suo nome al famoso astronomo matematico Giuseppe Piazzi, la vetta omonima è la più alta del gruppo delle Alpi di Livigno. E’ famosa per essere raffigurata sull’etichetta dell’acqua Levissima.
- Dal versante nord
Scialpinistica da nord, salita dalla Val Cardonè e discesa dalla Val Lia OSA/F 4,30 ore
Dislivello 1.570 mt da poco prima dell’Alpe Boron sul versante nord
Splendida ascesa con gli sci alla ‘regina’ per il versante nord, il più bello.
Partiti poco prima dell’Alpe Boron da quota 1.980 mt si fanno 10 minuti a piedi prima di calzare gli sci; transitati dall’Alpe Boron risaliamo brevemente la Val Lia prima di alzarci sugli irti pendii del Dosso Penaglia, poi con qualche sali scendi raggiungiamo il bivacco Cantoni. Ci abbassiamo quindi una cinquantina di metri verso la Vedretta di Piazzi risalendo la ripida fronte per un canalino nevoso (breve tratto a piedi); giunti sulla vedretta troviamo la traccia che sale direttamente da San Carlo e superando qualche crepaccio ci spostiamo verso sinistra oltrepassando la cresta nord fino ad incrociare la traccia che sale per la Val Lia a quota 3.100 mt.
Saliamo quindi la parte finale del ghiacciaio più ripida fino al deposito sci dove in breve raggiungiamo la vetta a piedi per la cresta ovest.
Condizioni più che buone per la salita, ci aspettavamo di trovare il ghiacciaio più crepacciato, si sale invece senza grossi problemi passando lontano dai crepacci presenti, peccato solo per il rigelo assente fino a 2.400 mt.
Discesa per la Val Lia, meno crepacciata della Val Cardonè, su neve di tutti i tipi ma complessivamente discreta.
Una delle scialpinistiche più belle e prestigiose della Valtellina!
Con Gabriele, Marco e Nicolò a fine aprile 2023.
- Salita alpinistica da sud-ovest
Via normale da sud-ovest F+ 4,15 ore
Dislivello 1.150 mt posteggiando poco prima del Passo di Verva (strada sterrata)
Da Arnoga ci siamo addentrati col pick-up sulla strada sterrata verso il Passo di Verva 2.300 mt, parcheggiando poco prima; il passo di Verva è raggiungibile anche da Eita, entrambi i percorsi si possono percorrere in mountian bike.
Dal passo, per un ampio vallone si raggiunge un laghetto, da qui si sale verso nord-est su un ripido pendio morenico che conduce ad una conca nevosa.
Poco sopra la conca il pendio è chiuso da un salto roccioso, che si supera sulla sinistra, attraverso uno dei due canali (meglio quello più a destra), all’uscita del quale, per neve e sfasciumi si raggiunge la rocciosa cresta Sud che conduce alla nevosa cresta est. Da lì, per facili ma esposte roccette, si raggiunge la cima.
La salita dal versante sud-ovest è molto selvaggia, prestare attenzione agli sfasciumi e ai sassi mobili dei canali verso la vetta, consigliabile andarci con ancora un po’ di neve, in tarda primavera è anche una pregevole scialpinistica.
Gita di fine luglio 2016 con Fabio e Marco.