Pizzo Scalino

Pizzo Scalino  3.323 metri

Via normale  BSA/F+  4,30 ore 

Dislivello 1.350-1.400 mt da Campo Moro

In rosso la salita classica, in verde la discesa scialpinistica per il Passo di Campagneda

Il Pizzo Scalino è una montagna molto frequentata in ogni stagione, la sua salita parte dai circa 2.000 metri di Campo Moro ove la strada, seppur stretta, viene generalmente sempre pulita per la presenza di una grande diga elettrica. La sua forma è un celebre simbolo dell’alta Valmalenco.
La sua salita per la via normale è lunga ma non difficile, l’itinerario è molto completo avendo un bel ghiacciaio e una divertente cresta finale.

In primavera è una rinomata scialpinistica con bei pendii e neve spesso polverosa sul ghiacciaio, la via di salita ricalca la via normale estiva.

Il panorama sul gruppo del Bernina è davvero da urlo; la salita è agevolata dai rifugi di appoggio Cristina e Ca’ Runcasch.

E’ possibile salire in vetta da numerosi versanti, la via più celebre è la normale da Nord di seguito descritta, ma è anche possibile salirci dal roccioso passo degli Ometti PD raggiungibile dal Rif. Cristina poi seguendo la cresta sud-ovest, oppure il tracciato più semplice ma ben più lungo è dalla val Fontana F, passando dal rifugio Cederna-Maffina poi per il versante sud-est senza nemmeno passare dal ghiacciaio.

  • Via normale

La via normale al Pizzo Scalino l’ho percorsa ben tre volte: in ciaspole nell’aprile del 2015, a piedi nel torrido luglio dello stesso anno e con gli sci sia nell’aprile del 2016 che nell’aprile del 2023.

Normalmente con neve si parte dallo spiazzo prima di Campo Moro, dove è indicato il sentiero per l’Alpe Campascio, passando dal Rifugio Ca’ Runcasch si arriva sotto i ripidi pendii del Cornetto che si risalgono a zig-zag. Messo piede su ghiacciaio, con ampio semicerchio, in direzione Nord, si passa sotto le bastionate del Pizzo Canciano fino a raggiungere la crepaccia terminale del Pizzo Scalino.
Si monta in cresta (attenzione in estate, col ritiro del ghiacciaio la roccia scoperta è friabile) e si percorre la non difficile cresta che adduce alla grande croce di vetta!

D’estate si puo’ partire anche direttamente da Campo Moro accorciando brevemente il dislivello, partendo dal Rifugio Zoia e unendosi all’itinerario invernale nei pressi dell’Alpe di Campagneda. In discesa volendo dopo il cornetto si puo’ fare l’anello passando dall’accogliente rifugio Cristina, come abbiamo fatto nel luglio del 2015.