Pizzo Bernina

Pizzo Bernina   4.049 metri

Scialpinistica svizzera  OSA/PD+  6,30 ore

Dislivello 2.300 mt dalla stazione ferroviaria del Morteratsch
Esposizione nord, sud est la parte finale
Sviluppo 27 Km A/R

Dalla stazione del Morteratsch, in giornata.

Lunghissimo viaggio per salire la vetta più alta delle Alpi Retiche rimontando tutto il ghiacciaio del Morteratsch.

Partenza con la frontale, si risale prima la pista da sci di fondo e poi la lunga lingua glaciale del Morteratsch, su blande pendenze fino a q. 2500 mt dove si unisce con il Vadret Pers; qui il ghiacciaio si impenna e dà origine a bellissime seraccate, quest’anno visto l’abbondante innevamento i crepacci sono meno problematici del solito, si sale senza problemi fino a q. 3300 mt dove si entra nel Buuch e l’ambiente diventa più severo. Si perdono 70 metri di dislivello e si esce sopra la seraccata del Labyrinth, a questo punto salendo si abbandona la traccia verso Zupò e Argient per andare verso la Forcola di Cresta Guzza, sopra al rifugio Marco e Rosa, ove si depositano gli sci a q. 3800 mt. Inizia ora la parte alpinistica con picca e ramponi, si risale prima la parete a fianco della Spalla del Bernina (via normale estiva) fino ad arrivare sotto alla cresta principale; si sale un ripido canalino tra la Punta Perrucchetti e la vetta principale quindi superato un tratto di misto un po’ ostico (consigliabile legarsi in discesa) si raggiunge la vetta principale per cresta nevosa.

Discesa per la via di salita, la parete est la scierò la prossima volta ???? oggi era molto frequentata.

Gita più bella della stagione, tra le più impegnative scialpinistiche fatte!
A metà aprile 2024 con Nicolò.


Pizzo Bernina   4.049 metri

Via normale italiana del Rif. Marinelli  PD+/III  5,30 ore

Dislivello 1.200 mt dal Rif. Marinelli

In rosso la normale al Pizzo Bernina

Un lungo giro nel cuore delle Alpi Centrali, sulla vetta più alta, di quelli che difficilmente si scordano.

E’ metà luglio del 2017, vogliamo salire al Bernina, la Marco e Rosa però è piena, abbandoniamo quindi l’idea di salire dalla Fortezza (via normale svizzera) e decidiamo di salire dalla via normale italiana.

Partiti al sabato mattina da Campo Moro arriviamo con calma al rifugio Marinelli per pranzo; nel pomeriggio ci concediamo la salita alla panoramica Punta Marinelli che raggiungiamo in un’oretta senza zaini.

Alla domenica mattina sveglia presto e partenza alle 430 assieme a tante altre cordate dirette al Bernina.
Raggiunto il passo Marinelli Occidentale si scende brevemente sul ghiacciaio di Scerscen; c’è vento da nord e fa molto freddo, noi proseguiamo alla Marco e Rosa per il ripido canalone di cresta Guzza; siamo congelati, ragionevolmente ci fermiamo al rifugio a scaldarci. Ripartiamo dopo una mezz’ora ed il vento fortunatamente cala, saliamo la rocciosa Spalla con due tiri di III grado e poi traversiamo sotto la vetta italiana (delicato, esposto, con ghiaccio) per raggiungere su breve cresta la cima svizzera.

Il vento rende la giornata bellissima, il panorama è davvero infinito.

Ci aspetta però una lunghissima discesa fino a Campo Moro passando per la rude ferrata del Marco e Rosa.

Gita meravigliosa, oltre 2700 metri di dislivello e 33 km in 2 giorni!


Altra possibilità di salita al Pizzo Bernina:

Biancograt cresta nord AD+ III+

La Biancograt vista dal Piz Morteratsch

Meravigliosa salita in cresta che non ha bisogno di presentazioni.
Dalla Chamanna Tschierva si segue per la Fourcla Prevliousa per ghiaioni e un ultimo pendio a 40° evitabile sulla sinistra per una ferrata.
Dalla Forcola si attacca il filo delle rocce seguendo spit e chiodi fino a traversare sul lato est lungo una cengia nevosa ed arrivare alla cresta nevosa denominata “Scala del Cielo”.
Si segue la cresta nevosa con pendenze massime di 45° fino a giungere al Pizzo Bianco.
Si prosegue per la Breccia del Bernina, scavalcando i vari torrioni III+ (evitandone uno centrale altrimenti IV) e facendo due calate in doppia e raggiungendo più facilmente la vetta. Discesa per la via normale al rifugio Marco e Rosa.