Pizzo Bernina 4.049 metri
Via normale italiana del Rif. Marinelli PD+/III 5,30 ore
Dislivello 1.200 mt dal Rif. Marinelli

Un lungo giro nel cuore delle Alpi Centrali, sulla vetta più alta, di quelli che difficilmente si scordano.
E’ metà luglio del 2017, vogliamo salire al Bernina, la Marco e Rosa però è piena, abbandoniamo quindi l’idea di salire dalla Fortezza (via normale svizzera) e decidiamo di salire dalla via normale italiana.
Partiti al sabato mattina da Campomoro arriviamo con calma al rifugio Marinelli per pranzo; nel pomeriggio ci concediamo la salita alla panoramica Punta Marinelli che raggiungiamo in un’oretta senza zaini.
Alla domenica mattina sveglia presto e partenza alle 430 assieme a tante altre cordate dirette al Bernina.
Raggiunto il passo Marinelli Occidentale si scende brevemente sul ghiacciaio di Scerscen; c’è vento da nord e fa molto freddo, noi proseguiamo alla Marco e Rosa per il ripido canalone di cresta Guzza; siamo congelati, ragionevolmente ci fermiamo al rifugio a scaldarci. Ripartiamo dopo una mezz’ora ed il vento fortunatamente cala, saliamo la rocciosa Spalla con due tiri di III grado e poi traversiamo sotto la vetta italiana (delicato, esposto, con ghiaccio) per raggiungere su breve cresta la cima svizzera.
Il vento rende la giornata bellissima, il panorama è davvero infinito.
Ci aspetta però una lunghissima discesa fino a Campomoro passando per la rude ferrata del Marco e Rosa.
Gita meravigliosa, oltre 2700 metri di dislivello e 33 km in 2 giorni!
Altra possibilità di salita al Pizzo Bernina:
Biancograt cresta nord AD+ III+

Meravigliosa salita in cresta che non ha bisogno di presentazioni.
Dalla Chamanna Tschierva si segue per la Fourcla Prevliousa per ghiaioni e un ultimo pendio a 40° evitabile sulla sinistra per una ferrata.
Dalla Forcola si attacca il filo delle rocce seguendo spit e chiodi fino a traversare sul lato est lungo una cengia nevosa ed arrivare alla cresta nevosa denominata “Scala del Cielo”.
Si segue la cresta nevosa con pendenze massime di 45° fino a giungere al Pizzo Bianco.
Si prosegue per la Breccia del Bernina, scavalcando i vari torrioni III+ (evitandone uno centrale altrimenti IV) e facendo due calate in doppia e raggiungendo più facilmente la vetta. Discesa per la via normale al rifugio Marco e Rosa.